Il Festival della canzone italiana 2015 ha aperto i battenti ieri sera e noi siamo pronte a commentare i look che abbiamo visto sfilare sul palco dell’Ariston. Premesso che nessuno – cantanti compresi – si è distinto per originalità, siamo costrette a bocciare gli scadenti look delle vallette del Festival di Sanremo.
Dagli abiti e dalle pettinature di Emma, Rocio e Arisa ci saremmo aspettati qualcosa di brillante e festoso. Invece non solo non c’era nulla che si possa definire originale, ma nemmeno niente che abbia minimamente attirato l’attenzione. Insomma, tutto piatto. Come il Festival del resto.
Emma aveva una pettinatura side-hair, di quelle a onde morbide anni 50 che si adagiano da un lato del collo. Si tratta di un’acconciatura troppo inflazionata, che neanche si addice bene ad Emma, la quale in genere sfoggia look e pettinature decisamente più aggressivi. Aver scelto di mettere da parte la sua personalità rock per un tradizionale look da valletta non ci è sembrata una scelta felice.
Arisa resta ancorata alla sua solita pettinatura. Il pixie cut nero corvino non è stato in nessun modo valorizzato, neanche da una piega diversa del ciuffo. Anche se è vero che non si tratta di un taglio che permette molte rielaborazioni, una piega più estroversa avrebbe potuto fare la differenza. Forse Arisa ha provato ad addolcire il suo look leggermente androgino con gli abiti dal taglio romantico, ma onestamente non siamo convinte che ci sia riuscita.
Infine da Rocio Munos Moralez ci aspettavamo faville. Fatta salva la sua straordinaria bellezza e l’innegabile eleganza dei suoi abiti, anche lei merita una sonora bocciatura per la sua pettinatura banale. In più anche lei è rimasta ancorata al cliché della spagnola, che in quanto tale deve indossare abiti rossi con golle di tulle, e chignon tirato e basso in stile da ballerina di flamenco. Mancavano solo le nacchere…
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