Abbiamo più volte parlato dell’importanza che riveste una corretta protezione dai raggi solari, al fine sia di preservare la pelle dall’invecchiamento cutaneo sia di evitare patologie serie e gravi come melanoma e tumori. Crediamo che approfondire l’argomento e ribadire alcuni concetti sia fondamentale, nonostante a molti potrà sembrare noioso o inutile. Bisogna superare la cultura del sole a oltranza, dell’abbronzatura a tutti i costi da ottenere a qualunque prezzo, sottoponendosi a lampade continue e ad esposizioni selvagge. Ne va della nostra salute.
Questa volta parleremo della differenza tra i raggi UVA e UVB, chiarendone le specifiche e le caretteristiche: siamo convinti che una giusta e puntuale informazione, che riesca a dipanare i dubbi e le incertezze in merito, possa essere l’unica arma a disposizione per raggiungere l’obiettivo di preservare la salute della nostra pelle.
Nel 2008 La Roche Posay, in occasione del decimo compleanno del Mexoryl XL (sistema filtrante che caratterizza i prodotti solari del marchio) ha lanciato un’emblematica iniziativa che ha evidenziato la pericolosità dei raggi solari durante tutto l’anno, anche in inverno, nonostante le errate credenze. A tutte le tassiste milanesi sono stati offerti una visita dermatologica e un kit omaggio con sei prodotti personalizzati.
Tutto ciò per ricordare, alle tassiste e a tutte le donne, che la protezione dai raggi solari continua anche in inverno, e che i vetri dell’auto non sono affatto una protezione e uno schermo dai raggi UVA. Per questo è consigliabile usare un prodotto solare appropriato e studiato per la città, diverso da quelli che si usano in spiaggia, che sia in grado di filtrare con la stessa intensità sia i raggi UVA che quelli UVB.
Gli UVA possono essere responsabili anche del 95% delle radiazioni UV che raggiungono la Terra e sono da 30 a 50 volte più diffusi degli UVB. A differenza di questi ultimi, gli UVA sono presenti tutto l’anno, hanno intensità costante e possono attraversare le nuvole, le superfici, gli abiti e i vetri. Penetrano nella pelle 40 volte più in profondità rispetto agli UVB, sono responsabili del 90% del fotoinvecchiamentocutaneo. Sono gli UVA ad essere i principali responsabili dello sviluppo dei tumori della pelle e della distruzione dell’elastina, componente fondamentale della nostra pelle che ne determina la compattezza e la giovinezza.
Gli UVB sono la causa primaria dell’arrossamento e delle scottature solari. Moltissime persone non prestano la dovuta attenzione a queste manifestazioni cutanee, sottovalutandone la pericolosità. Quando ci scottiamo la nostra pelle subisce un vero e proprio trauma; lo strato epidermico si assottiglia, diventa più sensibile ed esposto. I raggi UVB non sono costanti come gli UVA, ma variano a seconda dell’ora, della stagione e del luogo in cui ci troviamo: sono più intensi fra le 10 del mattino e le 2 del pomeriggio, quando la luce solare è al massimo della luminosità. Avendo una lunghezza d’onda più corta rispetto ai raggi UVA, gli UVB non possono attraversare il vetro o altre superfici.